Home Page Chi siamo Cosa offriamo Finalità Partecipa Donazioni Contatti Segnalazioni Mappa del sito Meteo Cartoline


Provincia di CALTANISSETTA


Visita il capoluogo

I Comuni
Chiesa di Santa Lucia
LE NOVE PROVINCE SICILIANE


::Chiesa di Santa Lucia a Caltanissetta » Storia

Eventi Cartoline Galleria Commenti Link

Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di Santa Lucia

Chiesa di Santa Lucia

Corso Umberto I,34



L'attuale chiesa di Santa Lucia si trova in corso Umberto I sull'angolo nord del quartiere di San Rocco ed è la terza chiesa dedicata alla santa nella città di Caltanissetta. Infatti, in corrispondenza della porta nord della città (porta di Santa Lucia),porta oggi scomparsa, esisteva la chiesa della Madonna dell'Arco in Santa Lucia consacrata in data 13 aprile 1614, di cui non si conosce la data di fondazione, così denominata per l'arco che chiudeva la parte settentrionale della città. La sua esistenza è documentata nel 1581 e si conosce una congregazione a lei dedicata. Nel 1771 la chiesa di Santa Maria dell'Arco fu anche denominata di Santa Lucia per la presenza della statua della santa, proveniente dalla chiesa di Santa Lucia e di Sant'Anastasia (Pulci 1977). Essa era sul limite settentrionale del quartiere di Santa Flavia o Santa Venera oggi rione di Santa Venera all'angolo di Via Arimondi.
Nel 1830 la chiesa insieme alla porta settentrionale furono demolite per consentire la creazione della nuova strada consolare carrabile per Palermo, chiamata appunto via di santa Lucia ("stratuni di Santa Lucì") oggi Corso Umberto I.
Pochi anni dopo, tra il 1838 e il 1846, in occasione del rifacimento e allargamento ottocentesco della via, l'edificio fu ricostruito a circa otto metri e di fronte al sito, della demolita chiesa della Madonna dell'Arco, con il nome di Santa Lucia, grazie ai finanziamenti approntati da Salvatore Mangione e Michele Cosentino. La chiesa aveva quattro altari, oltre il maggiore dedicato alla Madonna dell'Arco: Santa Lucia, Anime purganti, Madonna della consolazione e Crocifisso (Pulci, 1977).
Nel 1848 la chiesa fu ornata di stucchi eseguiti da Calogero e Raimondo Sesta (Pulci, 1977).
Nel 1858 fu collocato l'altare marmoreo, opera di un artista palermitano (Pulci, 1977).
Nel secondo decennio del XX secolo furono eseguiti alcuni lavori: pavimentazione dell'aula, collocazione di altari, balaustra e acquasantiere (Pulci, 1977). Il quadro della Madonna dell'Arco, collocato sull'altare maggiore, fu sostituito dalla statua Santa Lucia. La sagrestia fu ampliata. Il 5 gennaio 1916 nella chiesa fu collocato il Crocifisso bronzeo, donato dallo scultore Michele Tripisciano (Pulci, 1977).
La chiesa, rasa al suolo pressoché completamente in seguito ai bombardamenti del luglio del 1943, fu ricostruita nel 1948 con un nuovo progetto a pianta centrale e otto lati dell'architetto Gaetano Averna nel 1948, diventando così la terza chiesa. La chiesa fu riaperta al culto il 7 maggio 1950.
La devozione della città a santa Lucia è testimoniata dalla presenza di un'ulteriore chiesa a essa dedicata, la chiesa di Santa Lucia della Campagna.

Descrizione
Dell'originario edificio cinquecentesco non rimane nessuna traccia perché la chiesa è stata demolita e ricostruita due volte, nel 1830 per motivi di viabilità e nel 1948 in seguito alla distruzione bellica. Una fotografia anteriore al 1943 (allegata alla scheda) mostra la configurazione ottocentesca dell'edificio. Il prospetto principale, articolato in due livelli, è caratterizzato da un portico tripartito, sormontato da un frontone centinato, affiancato da due ali con spigoli smussati sormontati da tamburi cilindrici.
Il volume ottagonale del secondo livello, con cantonali di conci squadrati negli spigoli sormontati da fregio e cornice con modiglioni, è sovrastato al centro da un frontone triangolare. Le finestre del primo e secondo livello, rettangolari con arco a tutto sesto, sono leggermente incassate. Sulla sommità è posto un tamburo ottagonale. Lo spazio interno è coperto da una volta stellata lunettata. Le pareti bianche hanno un alto basamento rivestito di marmo rosso, sovrastato da pannelli con le quattordici stazioni della Via Crucis dello scultore Artur Runggaldier.
Il coro e l'abside, a pianta semi decagonale con pilastri in corrispondenza degli angoli, sono divisi in tre livelli da travi rivestite di marmo botticino. Al centro del secondo livello è posto un pregevolissimo Crocifisso in bronzo, dono dello scultore Michele Tripisciano devoto alla Santa.
Il crocifisso, affiancato da due statue poste su mensole poligonali, si è salvato intatto dal devastante bombardamento del 1943. I riquadri del terzo livello sono decorati da mosaici; al centro è posta una finestra circolare con vetrata istoriata con la colomba dello Spirito Santo; il catino è decorato dal mosaico con il Cristo risorto, opera di Silvio Consadori. La cantoria, che si estende su tre lati dell'ottagono, ha un parapetto con pannelli di vetro decorati. La luce naturale filtra dalle finestre con vetrate istoriate raffiguranti le sante Maria Goretti, Barbara, Rosalia, Cecilia, Orsola e Agata, realizzate da Pietro Bevilacqua; quella artificiale proviene da sette candelabri a bracci, pendenti dalla volta, e da lampade a muro a bracci poste negli angoli dell'ottagono.



Scheda Compilata da Virtualsicily Staff © Scheda Compilata da Virtualsicily Staff ©

Come ci si arriva



Visualizzazione ingrandita della mappa






Lascia un commento